Il Maestro di Castelsardo

L'enigma del Maestro di Castelsardo

Pittore italiano o spagnolo? Fu uno dei maggiori esponenti della corrente pittorica sardo-iberica (XV e XVI sec.)

Il "Maestro" che porta il nome della splendida cittadina medievale della Sardegna del Nord, ha operato tra la metà del '400 e l'inizio del '500, lasciando un'impronta importantissima proprio in quel Duomo.

Chi era? Pittore spagnolo o cagliaritano? Se ne discute ancora dal momento che non c'è una prova certissima della sua identità. Non c'è nemmeno la certezza che quei due nomi siano da associare ad altrettanti pittori. Certa è, però, la finezza del tratto della grande pala d'altare (il retablo detto "alla spagnola") della "Madonna in trono con Bambino", un esempio di raffinatezza e padronanza dei colori. Le fattezze di Maria sono poco inclini al sorriso, e nemmeno il Bambino rilascia un sorriso, forse perché già a conoscenza del suo compito nel mondo. Ma quello che rifulge è il drappeggio della grande veste della Madonna, che, a ben vedere, riesce addirittura a caratterizzare l'intero "retablo" prendendone il primo piano.

Retablo: dalla Spagna all'Italia

Già, il retablo: una parola spagnola, forse un indizio sull'identità, forse Martì Torner (uno che proveniva da Palma de Maiorca), oppure Gioacchino Cavaro. Ma per i due artisti vi sono labili legami, tirati fuori dagli studiosi da dettagli delle opere: uno stemma, una epigrafe sullo scudo dell'Arcangelo, che forse vuole dire tanto. Si è attribuito al Maestro di Castelsardo anche alcune opere a Barcellona, che segnano una formazione pittorica catalana. Ma non basta ancora: in fondo a Castelsardo importa in maniera relativa. Agli abitanti e ai fedeli, interessa, invece, la bellezza dell'opera di un artista che indelebilmente porterà il nome della loro cittadina per sempre.

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