Un elefante a Castelsardo...

Un muto testimone del passato

Quella che comunemente è chiamata Roccia dell'Elefante caratterizza la cittadina di Castelsardo ubicata nella parte occidentale della Sardegna.Si tratta di una formazione rocciosa costituita da tracheite che è possibile ammirare percorrendo sulla SS 134 appena fuori dalla cittadina.

Anticamente, questo masso era parte della formazione rocciosa del Monte Castellazzu che si è staccato e precipitato nel punto dove si trova tutt'ora. Il processo di erosione avvenuto attraverso le condizioni climatiche nel corso dei millenni ha creato la forma che è possibile vedere come somigliante a un grande elefante seduto con tanto di proboscide di color ruggine.

Conosciuta anche con il nome di Sa Pedra Pertunta ospita al suo interno due Domus de Janas che furono scavate in epoche diverse del neolitico.

Le Domus de Janas nella roccia

Scavate in diversi livelli, le tombe presentano le seguenti caratteristiche. La tomba II (o del piano superiore) non ha l'ingresso dal quale si poteva accedere alle tre piccole celle comunicanti; la tomba I (o del piano inferiore) era formata anticamente da un piccolo corridoio aperto del quale restano poche tracce e che conduceva alle quattro celle interne. È interessante constatare che questa tomba conserva, in una delle celle, resti di corna bovine scolpite sulle pareti e che sicuramente, alla stregua di altre simili trovate in altre Domus de Janas, intendevano omaggiare una divinità a forma di toro.

La Roccia dell'Elefante è alta circa quattro metri ed ha assunto il ruolo di caratterizzare la vicina Castelsardo che rimane a meno di cinque chilometri dal masso. È un motivo per ogni turista che viene in Sardegna in estate o in altri periodi dell'anno, la Roccia è l'attrazione principale per organizzare una bella escursione in questa parte dell'isola ma anche un simpatico pretesto per scattare l'immancabile selfie in compagnia di questo singolare pachiderma, unico al mondo.

Nella foto: la Roccia dell'Elefante di Castelsardo (Costa Nord Sardegna, golfo dell'Asinara, Sassari). Di Giuseppe Abozzi.