Il Museo Diocesano: alla ricerca del tesoro perduto

Dove si trova il Museo Diocesano di Castelsardo

Le sale espositive sono state allestite nei sotterranei della stupenda cattedrale di Sant'Antonio Abate. Per la precisione nelle cripte dell’originaria chiesa in stile romanico sui cui successivamente è stata eretta l'attuale Concattedrale arroccata su un promontorio panoramico. Gli ambienti sono stati restaurati qualche anno fa e conservano con cura dipinti e arredi liturgici di rara bellezza e grande fascino. Una curiosità: durante la fase di ammodernamento del Museo Diocesano di Castelsardo, a sorpresa, furono ritrovati molti scheletri umani. Probabilmente si trattava di notabili del posto deceduti a seguito delle pestilenze che sconvolsero il borgo nei secoli passati.

La collezione

Affreschi, suppellettili, oggetti della tradizione religiosa costituiscono il cd. "Tesoro della Cattedrale" che racconta la storia della Diocesi di Tempio-Ampurias. Si possono ammirare croci barocche, reliquiari di scuola spagnola e paramenti usati durante i riti antichi oltre a oggetti come mitre, candelabri e portaincenso. Tutti perfettamente conservati. Completamente in legno sono invece le statue della Madonna di Salasgiu risalente al 1300 e del Santo Patrono risalente al 1400 e accompagnata dal fedele maialino. Entrambe appartengono alla scuola lombardo-emiliana. I pezzi forti però del Museo Diocesano sono le tavole dipinte dal Maestro di Castelsardo vissuto tra il XV e il XVI secolo. Il San Michele Arcangelo, i Quattro Apostoli e la Santissima Trinità facevano parte del retablo insieme alla pala Madonna con Bambino assisa in trono, l'unica parte visibile sull'altare maggiore. Magnifica la pienezza e la luminosità del fondo in oro e stupefacente la tecnica adottata dal Maestro alla ricerca del contrasto tra i volumi che ha cercava di dare ai volti e i restanti spazi decorativi realizzati in rilievo.

Nella foto: l'ingresso della Cattedrale di Sant'Antonio Abate di Castelsardo (Sassari, Costa Nord Sardegna, golfo dell'Asinara). Nelle cripte si trova il Museo Diocesano.